26 aprile 2012

I dolori della giovane Idea.



« I ricchi hanno Dio e la polizia.
I poveri hanno i poeti e le stelle. »
( proverbio palestinese )


[pubblicità che mi fanno sentire estremamente fiera di aver qualcosa a che fare con l'Argentina]

Insomma sì.
Altroché incipit de I dolori del giovane Werther, il mio livello linguistico di questi ultimi tempi sta scendendo precipitosamente all'altezza dei pischellicorcolumbia che adornano l'adorata periferia romana che son costretta ad abitare.
(in realtà non sono del tutto certa che abitare sia un verbo transitivo in italiano, ma in francese lo è - quindi concedetemi questa libertà)

Posso dare la colpa a qualcuno però?
Colpa sua. *accusa l'Omo*
Mi ha rapita e trascinata con la forza nel mondo delle nuvolette rosa e dei marshmallows e dei trottolini amorosi dududadadà, roba che nemmeno nel video di California Gurls, in cui il mio usuale vocabolario da scaricatrice del porto di Napoli si è ridotto a fiorellino/amoretesorosalsicciaepomodoro.

Intanto sono alle prese con le preselezioni della Scuola Superiore Sant'Anna, e mi rendo conto che non entrerò mai. E non perché in questi ultimi mesi ho un po' tralasciato lo studio, vuoi perché ho mille altri pensieri in testa (solo uno, vabé, siamo sinceri.), vuoi perché davvero questo liceo mi ha stancata. Non passerò perché molte delle domande di storiafilosofia, quelle su cui ero sicura di essere preparata al meglio, mi sfuggono completamente. E certo, sì, credo che studierò fino allo schifo, ma mi sa che per il diciotto maggio comunque non avremo affrontato gran parte dei temi presenti nelle domande in classe. Senza contare che di economia non ci capisco una cippalippa (mica mi chiamo Fannino io, eh) e che sto andando nel panico. Ma forse sto solo cercando una scusa per non andare. Quest'epifania (si vede tanto che mi sono innamorata di The Dubliners?) mi è venuta in mente solo ora. Magari è la giustificazione al fatto che io non voglio davvero andare a Pisa, perché non sono sicura di voler fare scienze politiche, perché in una città grande come la mia probabilmente sarebbe più facile cercare una collaborazione in qualche grande quotidiano, perché forse mi piacerebbe fare storia, o letteratura, o scienze politiche con indirizzo internazionale che c'è a Roma Tre ma non a Pisa. O forse dovrei andare a vendere il pesce a Oslo, ché quelli beccano più dell'equivalente di millesettecento sbleuri mensili, se non fosse che lì farebbe un freddaccio fottuto, ci sarebbe una perenne puzza di pesce e la vita costerebbe un occhio della testa, un rene e la vendita della mia anima al diavolo.

Santissima Pace, sono nel pallone.
Sarebbe bello poter risolvere il tutto accoccolandosi sotto le coperte e rifiutandosi di scegliere ma, come il buon Sartre ricorda, anche non scegliere è una scelta. E ho come l'impressione che questa nonscelta sia quella che in futuro me lo farebbe prendere più dolorosamente in cu**.

E nemmeno questi due giorni in compagnia dell'Omo alla casa al mare mi tirano su il morale. Aumentano solo la confusione, anzi.
Certo però che quelli della pubblicità ce spicciano casa.


Baci&sbratti
# i d e a

PS: come se tutto questo non bastasse, non so nemmeno su che argomento sviluppare la mia tesina d'esame. Lo so che non è da me chiederlo, ma..
.. ANY IDEA?
PPS: ho rivisto il mio allenatore. E quando mi ha presa in braccio per abbracciarmi credo di aver raggiunto per un secondo il paradiso.

14 aprile 2012

Come ho fatto a fregarvi ancora?



« Io non sono un tipo simpatico, la simpatia non è mai stata una priorità per me e per essere chiari questo non è un film da "oh quanto mi sento bene". Se siete di quegli idioti che devono sentirsi bene, beh, fatevi fare un massaggio ai piedi. Ma qual è il significato di tutto? Niente! Zero! Nulla! Tutto finisce in niente, anche se non mancano gli idioti farfuglianti; non parlo di me, io la visione ce l'ho, sto parlando di voi, dei vostri amici, dei vostri colleghi, dei vostri giornali, della tv. Tutti molto felici di fare chiacchiere, completamente disinformati. Morale, scienza, religione, politica, sport, amore, i vostri investimenti, i vostri figli, la salute... cazzo, se devo mangiare nove porzioni di frutta e verdura al giorno per vivere, non voglio vivere! Io detesto la frutta e la verdura e i vostri omega tre e il tapisroulant e l'elettrocardiogramma e la mammografia e la risonanza pelvica e - o mio Dio, la colonscopia e con tutto ciò arriva sempre il giorno in cui vi ficcano in una scatola e avanti con un'altra generazione di idioti, i quali vi diranno tutto sulla vita e decideranno per voi quello che è appropriato. Mio padre si è suicidato perché i giornali del mattino lo deprimevano, e lo potete biasimare? Con l'orrore, la corruzione e l'ignoranza e la povertà e i genocidi e l'aids e il riscaldamento globale e il terrorismo e quegli idioti dei valori della famiglia e quei maniaci delle armi. "L'orrore" dice Kurtz alla fine di Cuore di Tenebra, "l'orrore", e beato lui non distribuivano il Times nella giungla. Eh, se no l'avrebbe visto l'orrore. Ma che si può fare? Leggete di qualche massacro nel Darfur o di uno scuolabus fatto esplodere e attaccate "o mio Dio l'orrore!" E poi girate pagina e finite le vostre uova di gallina ruspanti, perché tanto che si può fare, si è sopraffatti. Anche io ho tentato di suicidarmi, ovviamente non ha funzionato. Ma perché mai volete sentire queste cose? Cristo, avete già i vostri di problemi! Sono sicuro che siete ossessionati da un gran numero di tristi speranze e sogni, dalle vostre prevedibilmente insoddisfacenti vite amorose, dai vostri falliti affari. Ah se solo avessi comprato quelle azioni, se solo avessi comprato quella casa anni fa, se solo ci avessi provato con quella donna, se questo, se quello. Sapete una cosa? Risparmiatevi i vostri "avrei potuto" o "avrei dovuto". Come mia madre mi diceva sempre "se mia nonna avesse le ruote sarebbe una carrozza". Mia madre le ruote non le aveva, aveva le vene varicose, eppure la signora ha partorito una mente brillante. Mi hanno preso in considerazione per il Nobel per la fisica, non l'ho ottenuto, però si sa, è tutta politica come ogni altra finta onorificenza. Detto tra noi, non crediate che io sia amareggiato per qualche batosta personale. Per gli standard di un'insensata e barbarica civiltà, sono stato piuttosto fortunato. Ho sposato una bella donna che era ricca di famiglia, per anni abbiamo vissuto a Birdman Place, insegnavo alla Columbia, teoria delle stringhe.
La mia storia è "basta che funzioni" insomma, basta non fare del male a nessuno, basta rubacchiare un tantino di gioia in questo crudele uomo-mangia-uomo inutile e buio caos. Ecco la mia storia. »

( Woody Allen - Basta che funzioni )



Al momento potrei essere alquanto alterata, quindi non assicuro che non esca fuori qualcosa di tremendamente fazioso e di cui mi pentirò tra cinque-quattro-tre-due secondi esatti. Non è stata una gran settimana, forse perché il Sole è in Ariete mentre Plutone e Urano sono impegnati in una posizione della libellula da far invidia a qualsiasi pornodivo. O forse perché il countdown di Pentecoste mi porta sfortuna. (che poi per scrivere 'sta pirlata sono dovuta andare a farmi una cultura sulla Pentecoste su Wikipedia, 'dal greco antico ἡμὲρα (heméra) - πεντηκοστή (pentekostè) - cioè cinquantesimo giorno', che è una festa mobile. Vuol dire che la mettono su un carretto e se la scorrazzano in giro, suppongo. [la Pentecoste, non Wikipedia ovviamente]).
Cianciando le bande, tornando a bomba, Parigi m'ha fatto schifo. Cioè, non la città, per carità divina, la città m'è piaciuta, le casette, le stradine, le bancarelle, i francesi rimorchioni, la metropolitana, la cattedrale di Notre Dame. Mi è piaciuto tutto, tranne la compagnia. Apatica, egoista, egocentrica, perennemente stanca, completamente scevra di curiosità e amore per la vita. Ci sono stati momenti in cui cercavo una cabina telefonica solo per scambiare due chiacchiere con Yasma e non perdere l'abitudine alla parola, temevo mi si seccasse la lingua e si staccasse come la coda delle lucertole. Avevo così tanto bisogno di non essere lasciata a me stessa che in un momento di illuminazione mistica mi sono messa in fila a Notre Dame per raccontare i fatti miei a quello che io immaginavo essere un timido pretino di provincia francese, una specie di Charles Bovary col collarino, e che invece è risultato essere un alto prelato della curia parigina capace di confessare i fedeli in quattro lingue. Questa capacità multitasking (non so se la parola stia bene in questo contesto, però dovrete ammettere che suona) mi ha irritata abbastanza da mollare la coda con le madonne tra i denti. Insomma sì. Come se non bastasse, la domenica di Pasqua, mentre scendevo dal treno dell'aeroporto alle otto di mattina dopo una notte tremenda passata tra dolori di pancia, litigate e voglia di tornarmene a casa tra le braccia della mia mamma, mi ha beccata un Testimone di Geova. « Cosa ne pensa del mondo? ». Ecco. Avrei avuto una lunga serie di sentenze poco eleganti da sparargli in faccia, col mio trucco colato, le macchie sul viso e la pelle butterata dalla cattiva cucina e dagli ormoni dopo una settimana di notti insonni, ma ho sorriso e ho dichiarato di essere perfettamente in Armonia con la mia Divinità Interiore. Mi ha rifilato La Torre di Guardia, che nell'arco di tre secondi era già finita nella pattumiera.
Nemmeno nella differenziata, proprio nell'umido.

Poi sono arrivate le mestruazioni con il loro corredo di buon umore e buoni propositi per cominciare questa ultima parte di anno scolastico che mi porterà alla fine del Liceo (sia sempre lodato l'Altissimo). Avrei lanciato i coriandoli dalla felicità. Proprio. Peccato che tra case mai libere, partenze per la Francia e utero in sgretolamento non si sia potuto inciarmare (© Lile) da tre settimane a questa parte. Potete immaginare la valanga di ormoni che stanno per soffocare l'Omo e me. Domani potrebbe sfrattare i suoi, ma credo che non gliela darò. (come diceva il mio saggio amico spagnolo Guille las chicas follan cuando quieren, los chicos cuando pueden.)
Il sabato -di comune e tacito accordo- non ci vediamo mai. Lui sta con gli amici suoi, io con i miei o mi prendo il mio sacro tempo per fare cose di cui durante la settimana non riesco a occuparmi (depilarmi, scrivere, ordinare l'armadio e i cassetti, guardare la forma delle nuvole). Oggi che avevamo la possibilità di vederci congiungendo le compagnie, ho proposto molto tranquillamente la cosa. Lui ha detto che mi avrebbe fatto sapere e poi è sparito per cinque ore riemergendo con un sms di cinquanta battute che terminava con 'ma che sei arrabbiata?' (grandissimo errore, o uomini che leggete, grandissimo errore fare questa domanda). Sì, un po' arrabbiata, non perché non ci siamo visti, ma perché sarebbe stato carino non farmi aspettare tutto il pomeriggio un suo segno di vita. Non gli ho risposto, dando a me stessa la possibilità di calmarmi un pochino (dal momento che a pranzo, oggi, mi sono anche vicendevolmente mandata affanculo con il ragazzo di una mia amica, ma di brutto, roba stavamo quasi per fare a botte sulla Nomentana) e dando a lui la possibilità di maturare la risposta da solo, visto che non è imbecille anche se a volte pare faccia di tutto per sembrarlo. Invece il bel fusto è andato al centro commerciale con i suoi amici (tre) e una delle mie migliori amiche (ebbasta), pensando bene di risparmiarmi questo dettaglio di cui son venuta a conoscenza per vie trasverse. Forse non ha capito che facendo così ottiene solo di andare avanti a pugnette per il resto della sua misera vita.
[non so se vi rendete conto di quanto effettivamente
ci starebbe bene in questo momento una risata malefica]
Anche se ha passato tutto il pomeriggio di Pasquetta a tenermi i capelli mentre vomitavo in un campo, cercando di fare pipì nello stesso con tanto di assorbente sporco indosso, dicendo cose sconvenienti ai membri della sua comitiva, eccetera. Pugnette lo stesso!

E poi riemerge il mio antico allenatore, il mio mentore, la mia guida, il mio sifu, il botanico della mia anima per cui ho una cotta decennale che probabilmente perirà con me dal momento che ha undici anni di più che incontra papà dopo quasi due anni senza sue notizie e -chiedendogli di me e della mia vita- commenta « Ah, sì, mi aspettavo si fidanzasse con qualcuno più piccolo. Idea ha la vocazione da crocerossina. ». Questo conferma che nonostante il tempo e la distanza mi conosce meglio lui di quanto mi conosca chiunque altro, tranne forse i miei genitori e Yasma.
Poi dici che non te la prendi con Colui che tutto move.

Credo sia tutto.
Oh, se mi viene in mente altro, lo scrivo nel prossimo post.
Baci & sbratti,
# idea