17 febbraio 2012

'Forse tremate più voi nel pronunciare questa sentenza che io nell'ascoltarla.'


Il diciassette febbraio del milleseicento moriva Filippo Giordano Bruno da Nola, arso vivo nella pubblica piazza di Campo de' Fiori con la lingua tra i denti ( nel caso lanciasse qualche bestemmiazza per il caldo, suppongo ) condannato per eresia nonostante fosse il più cazzuto, simpatico, moderno, brillante, innovativo, spiritoso, colto cervelluto della sua epoca.

Era un domenicano per sbaglio, vagava per il mondo con una disinvoltura che nemmeno Syusy Blady e Patrizio Roversi a Velisti per caso, insegnava, scriveva, faceva di tutto. Non mi stupirebbe venire a sapere che aveva anche un insolito talento nel toccarsi il naso con la lingua. Non era di nessuna religione, professava solo il brunesimo a chiunque volesse ascoltare, e per questo gli hanno fatto fare la danza del pollo arrosto.

Niente chiese buie, silenziose e odorose di incenso a ricordarlo ( eretico! ), ma soltanto una statua che serve come piedistallo agli studenti ubriachi e strafatti. E sono convinta che a lui stia benissimo così, d'altronde è il protettore degli outsider.



Il diciassette febbraio del duemiladodici il mio professore di italiano ha deciso di 'denunciarmi' al Preside per diffamazione, in seguito ad un articolo satirico pubblicato sul giornale online della mia scuola [ motivo di vanto ] in cui sputtanavo gli imbecilli che hanno deciso le mete del camposcuola ( tra cui lui, ma senza fare nomi ) - cinquecento euri e passa a botta per non avere nemmeno la pensione completa, i trasporti e l'ingresso ai musei. Non voglio paragonarmi al buon Bruno ( la cui faccia mi farei volentieri tatuare su una chiappa per quanto mi piace ), ma queste cose mi fanno rodere. Arriva in classe tutto tronfio, minacciandomi di note sul registro, di portarmi davanti ad un giudice, di dimenticarmi la Scuola Sant'Anna, dicendo che ho diciotto anni e non posso tacciare la gente di prendere mazzette. Quindi questo è quanto. Mi rode mi rode mi rode, cavoli quanto mi rode.

« Se io stupro qualcuno, mi licenziano. »
come a dire che mi devo prendere le mie responsabilità, per questo l'evento sarà comunicato al consiglio di classe ed influirà sulla mia condotta
« Eh, ma se io stupro qualcuno, mica mi mettono la nota sul registro. »
« Sempre a stare dietro a questi cavilli, tu. »

Forse dovrei prendermi meno sul serio. O forse dovrei limitarmi a scrivere sul blog sotto anonimato, così nessuno si sente offeso da niente.
E io quasiquasi gliela do vinta e cancello l'articolo, così quel mentecatto si sente realizzato e non rompe più. Però è un peccato, perché me la sono sentita molto Marco Travaglio ( <3 ), solo più povera e sfigata.

7 commenti:

  1. lol, i prof che se la prendono rulez

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  2. sei la mia eroina preferita! cazzo fannes ha commentato proprio adesso, speravo di essere la prima, fancù!

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  3. lo so lo so, potrete venire a portarmi le arance in prigione *manda baci alla folla*

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  4. fannes non è buono essere un fulmine!

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  5. OH MIO DIO SEI TU! sei proprio tu! lacrime di gioia :')

    che bello, pian piano i più cari li sto/mi stanno ritrovando... (momento nostalgia)

    Ah, by the way: non ti rendi conto di quanto hai fatto risultare odioso codesto essere avendogli messo in bocca a malapena una frase e mezzo! ahahah Ti sono solidale, già che ipotizza ti stuprare qualcuno vuol dire che è la prima cosa che gli è venuta in mente. blah.

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  6. PPS: .....tiuccidolafamiglia? no vabbè AAHAHAHAHAHAHAH MA IO TI AMO

    ah, non farti fuorviare dal mio account che io ho un altro blog scrauso su blogspot ma quello vero lo hai beccato tu ;)

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Verba volant, scripta purem.